Hot Mag, 30/12/2010

giovedì 30 dicembre 2010 § 1 Commento

“Racconto storie perché mi diverte un casino”: intervista a Paolo Franchini

E dire che non mi avevano mai dato fastidio i racconti di quel tuo mondo fatto di viaggi in treno senza biglietto e senza meta, di capelli spettinati, di labbra dipinte, di caffè troppo dolci, di sorrisi sdentati, di unghie rosse di sopra e nere di sotto, di scarpe sformate, di vestiti che avresti regalato a chiunque, di domande e di risposte che avevano un senso solo per te.

(Paolo Franchini, Davvero un peccato)

 

Paolo Franchini, classe ’70, da Varese. Scrive, legge, cura antologie, disegna ed è pallido. I suoi romanzi sono “Lo strano caso della donna husky” (A.Car., 2007), “Nessuna pietà per gli inncocenti” e “Soprattutto la notte” (A.Car., 2008). Nel novembre 2010 esce il cortometraggio noir “L’uomo col toscano”, diretto da Matteo Comolli (produzione ConForma Italy), tratto da un suo racconto e del quale ha curato soggetto e sceneggiatura.

Paolo, fai un sacco di cose (non le ho citate tutte per brevità, ma le trovate qui). Al di là di tutto, sarà mica per questo che sei pallido?

Ho un vago sospetto anch’io, sai? Ci ho provato più di una volta, ma non c’è stato niente da fare: mi è davvero impossibile leggere all’aperto, al caldo, sotto il sole… Figurati un po’ scrivere, quindi. E poi, lo ammetto, mi trovo a mio agio soprattutto dopo il tramonto.

Subito prima di te ho intervistato De Cataldo: che effetto ti fa?

È una sensazione tanto strana quanto piacevole, sono sincero, soprattutto perché la cosa mi onora e mi lusinga parecchio. Chiedo scusa al papà di “Romanzo criminale” e mi permetto una battuta: mi fa più effetto pensare a chi intervisterai dopo di me, più che altro… Per capire se stai puntando in alto o se il tuo “trend” è in picchiata vertiginosa.

Parliamo de “L’uomo col toscano”: era un racconto ed è diventato un corto. Com’è successo?

È capitato per caso, posso dire, nel corso di una di quelle chiacchierate che si fanno a notte ormai fatta con il gomito appoggiato al bancone del bar. Quella volta mi capitò di parlare di libri e di cinema con Matteo Comolli, un tizio con gli occhi vispi che incrociavo ogni tanto per Varese, ma che non sapevo si occupasse – per lavoro – di riprese e regia. Prima dell’ultimo bicchiere, mi chiese di dare un’occhiata a qualche mio racconto e io fui ben contento, qualche giorno dopo, di spedirgli una mail con tre o quattro allegati. Fu “L’uomo col toscano” la storia che lo colpì, forse perché prevedeva pochi personaggi e poche location. Più semplice da far diventare un corto, quindi. Oggi, a quasi un anno e mezzo da quella serata al bar, quel racconto è sfuggito alla carta per finire anche su uno schermo. Una bella soddisfazione, nient’altro da aggiungere.

(qua sotto un filmato del backstage)

È stato difficile realizzare il corto? E poi, come ti trovi a lavorare su una sceneggiatura?

Le difficoltà maggiori, personalmente, le ho trovate nell’affrontare i tempi previsti dalla produzione: fino allo scorso anno, infatti, avevo sempre e solo scritto per le pagine di un libro o di una rivista, mai in previsione di riprese. Sono due mondi più differenti di quello che pensavo, soprattutto per le tempistiche. L’attesa fra i vari ciak, poi, spesso è davvero snervante: per le riprese che il copione asciuga in qualche riga, possono servire anche ore e, magari, ad esempio, solo per piazzare le luci e la camera al posto giusto. Il lavoro sulla sceneggiatura, invece, è stato meno problematico (e traumatico) del previsto, ma questo – penso – solo perché ho potuto scrivere tutto quello che mi passava per la testa. Avevo carta bianca, in tutti i sensi. Il regista e il resto della troupe non sempre l’hanno apprezzato, più che altro per le complicazioni tecniche causate dalla mia pignoleria, ma oramai è andata, no? Insomma, gli sarà passata… Non credi?

Parliamo dell’antologia benefica “365 storie cattive” (qua il sito). Tanto per cominciare, quando mi inviti a Varese a parlarne?

Spero ci si possa incontrare presto: sono in contatto con diverse persone per presentazioni a Varese e altrove. Il progetto benefico sta andando bene, molto bene. Anzi, quasi meglio del previsto, potrei dire. Sul sito ufficiale http://www.365web.tk si può raccogliere qualsiasi notizia sulla pubblicazione, dalle biografie di tutti e i 365 autori, ai rendiconto di incasso e versamento.

Perché hai voluto fare questa antologia?

Per dare una mano alla A.I.S.EA Onlus, l’associazione che raggruppa le famiglie italiane con un figlio colpito da Emiplegia Alternante. È una sindrome più che rara: i casi diagnosticati in Italia, infatti, sono circa 40. Troppo pochi per interessare davvero chi si occupa di ricerca. Oltre che la raccolta fondi, quindi, è importante far conoscere questo genere di realtà.

Soprattutto la notte” è il tuo ultimo romanzo. Varese è indispensabile per i tuoi noir?

Varese è un contenitore per le mie storie, tutto qui. È la scatola in cui vivo anch’io e che, per questo, mi sembra giusto usare. Forse perché la conosco abbastanza bene per sapere in quale angolo, e in quale momento, far capitare una determinata cosa. Bella o brutta che sia.

Ti interessa che i tuoi romanzi siano classificati sotto un genere piuttosto che un altro?

No, affatto. Anche perché le etichette non mi sono mai piaciute più di tanto.

Perché racconti storie?

La risposta è banale, lo so, ma lo faccio perché è una cosa che mi diverte un casino. Fino a qualche anno fa, le raccontavo solo a me stesso, oggi le pubblico anche: non c’è molta differenza, per come la vedo io.

Esiste davvero una letteratura di serie B e una di serie A?

La risposta politicamente corretta sarebbe un “no” secco, ma mi chiedi questa cosa proprio sotto Natale: ho ancora davanti agli occhi i mille totem di libri inutili innalzati nelle librerie in cui mi è capitato di infilarmi… Facciamo così: per questa domanda, ci possiamo risentire tra qualche mese? Prima dell’estate, però, sennò saremo alle prese con i nuovi totem da ombrellone e infradito…

Un romanzo che deve fare? Consolare, intrattenere, farti il solletico? Farti dormire, annoiarti  fino alla morte? O cosa?

Deve appassionare, per prima cosa. Deve regalare la voglia di girare le pagine, deve dare frenesia, quasi. E poi deve (o dovrebbe, almeno) farti scoprire qualcosa che non sapevi. Anche di te stesso, perché no?

Cosa stai leggendo in questo periodo?

Mi sto riconcedendo un po’ di John Fante e un po’ di Giuseppe Pontiggia. Senza fretta, a giuste dosi. Penso che questi due autori andrebbero fatti leggere nelle scuole, sai? Sono due biro che farebbero appassionare i ragazzi, avvicinandoli davvero ai libri e alla lettura. Altro che ebook e ammennicoli vari.

Che musica ascolti?

I veri “classiconi”, di solito, sia pop sia rock. Ma anche stavolta, niente etichette. Ascolto tutto quello che mi piace, insomma, a seconda dei momenti e delle situazioni.

Siamo nel 2011. Tra poco. Cosa ti auguri e cosa ci auguri.

Salute, affetti e senso dell’umorismo. Tre ingredienti che non dovrebbero mai mancare.

A cura di Sergio Paoli per “Rumori di fondo”: http://hotmag.me/rumorifondo/?p=535

Varese.net, 20/12/2010

lunedì 20 dicembre 2010 § Lascia un commento

“L’uomo col Toscano” al bar Veratti

Cultura e Spettacolo, Varese – Giovedì 23 Dicembre 2010, alle ore 19:30, presso il Veratti’s Cafè, Via Veratti 4 – Varese, a cura della Produzione Cinematografica del Film “HYBRID, una jena in cassaforte”, FERING SRL-MILANO – Amministratore Unico: Ninì Della Misericordia, regia di Cesare Canevari, girato interamente a Varese presso Villa Toeplitz.

In collaborazione con “Lucera Bella”-“Terre e Gusti” di Lucera – “Pro Loco” di Varese – “Cuoricino d’oro” Gruppo Leccese di Luino – “L’emporio” di Santa Maria del Monte.

“SERATA NOIR” con aperitivo strettamente “noir”, degustazioni “giallo/noir”, proiezione del cortometraggio “noir” L’UOMO COL TOSCANO girato interamente a Varese.

Con la partecipazione dell’Autore: Paolo Franchini e il suo ultimo libro “noir” SOPRATTUTTO LA NOTTE.

http://www.varese.net/cultura/1761-varese/12028-qluomo-col-toscanoq-al-bar-veratti.html

Casa Nostra, novembre 2010

martedì 30 novembre 2010 § Lascia un commento

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RMF Online, 28/11/2010

domenica 28 novembre 2010 § Lascia un commento

365 Racconti e un Toscano
Una Varese in noir firmata da Paolo Franchini

(Silvia Giovannini) VARESE – Quarant’anni appena festeggiati con un paio di soddisfazioni non da poco. Della prima abbiamo già parlato in corso d’opera, incuriositi dal metodo, un po’ folle, e dalla causa: la pubblicazione di “365 Storie Cattive” di autori vari (cattivi e non), ideata per una causa benefica (i proventi sono destinati interamente all’associazione AISEA). La seconda è la produzione di un corto dal titolo “L’Uomo col Toscano”. La mente in questione è quella di Paolo Franchini, noto autore di noir made in Varese.

Ci piace parlarne per diversi motivi: entrambi i progetti sono frutto di un ormai assodato talento personale, di una spiccata capacità narrativa e promozionale (il che non guasta), ma anche della volontà di coinvolgere, in maniera atipica, altri “artisti” per un progetto comune. Il tutto, dichiaratamente, senza dimenticare la valorizzazione del territorio. Tutte qualità, se ci pensate bene, che si dice manchino ai giovani varesini.

I risultati non si fanno attendere: le 365 “storiacce”, nate cattive per essere buone, realizzate per l’occasione da scrittori affermati (come Marco Buticchi) e gente comune, spinta dall’entusiasmo e dalla generosità (tra i quali alcuni collaboratori di questa testata) sono balzate subito in vetta alle classifiche delle vendite on line, citate persino dal Corriere della Sera.

Il corto, realizzato dal giovane regista Matteo Comolli sulla base di un racconto di Franchini, ha già destato un certo interesse. Ambientato a Varese (in una Varese che nel corso di un anno dall’inizio delle riprese, è cambiata non poco), è una piacevole storia noir, con un simpatico cameo di Luciano Lutring e finale a sorpresa (che i romanticoni potrebbero non gradire del tutto!).

Solo soddisfazioni, quindi? Alla conferenza stampa di presentazione del film, l’autore si toglie un sassolino: ringrazia chi ha collaborato a titolo gratuito, attori compresi, il MIV che ha permesso una première di tutto rispetto, il Cavedio per l’aiuto costante durante la produzione… ma alle istituzioni una tiratina d’orecchie per il mancato appoggio di qualsiasi tipo. Va detto, a onor del vero, che il genere può dividere e non è per tutti i palati. In ogni caso, è indiscutibilmente di tendenza sia in letteratura che al cinema e persino in TV. E il corto merita attenzione anche solo per la sua varesinità.

Si vedrà, poi, per usare le parole di Franchini “se inizierà a camminare con le proprie gambe”. Noi gliel’auguriamo, come auguriamo che quest’esperienza sia di stimolo per altre idee acute e originali, ardite, e magari al limite del folle.

Intanto, per saperne di più sulle iniziative in noir, vi consigliamo di visitare i due siti ad hoc (neanche a dirlo): www.365web.tk e www.luomocoltoscano.tk.

 http://www.rmfonline.it/jsp-rmfonline/dettaglio.jsp?codice=20101128_15

Varese News, 24/11/2010

mercoledì 24 novembre 2010 § Lascia un commento

L’uomo col toscano

Egregio Direttore,

con estremo piacere raccolgo i positivi umori che emergono da chi era presente, lunedì scorso, alla prima de “L’uomo col toscano”, cortometraggio di incoraggiante spessore e di autorevoli suggestioni, proiettato presso il Mulisala Impero.

Il fatto che già sorgano incruente dispute sulla sua catalogazione – giallo o noir – ha l’eterna positività della terapia delle discussioni che si consumano nel maltrattato alveo del respiro culturale.

Nella sala Urano c’è stata una serrata rotazione di spettatori. Tutti per il giallo-noir che vede Matteo Comolli come regista. Un talento argento 800. Soggetto e sceneggiatura sono dello scrittore Paolo Franchini , al quale dobbiamo riconoscenza, Soprattutto la notte.

L’uomo col toscano è sbarcato a Varese. Ho la sensazione che i cirro cumuli che sbuffano dal toscano possano essere importanti segnali di fumo per scuotere l’entusiasmo della città.

Una trama tormentata per la bella addormentata.

Carlo Cavalli

http://www3.varesenews.it/comunita/lettere_al_direttore/articolo.php?id_articolo=188859

La Provincia, 20/11/2010

sabato 20 novembre 2010 § Lascia un commento

«L’uomo col toscano», com’è noir questa Varese
Ecco il video tratto dal racconto dello scrittore Paolo Franchini, ospite Luciano Lutring

VARESE (m.chio.) – Per quasi venti minuti lo spettatore si chiede che “c’azzecchi” il toscano con l’apparentemente tranquillo rimorchio che Bonifacio ha compiuto con Lea in un bar del centro di Varese. Ma alla fine il noir ci mette lo zampino, anzi il ditino, e scopriamo che il protagonista del corto di Paolo Franchini e Matteo Comolli è un cattivo vero, e invece di fumarselo, Lupo il toscano lo ammazza soffocandolo con il domopac e a coltellate finisce la ragazza, nel film la bella Carlotta Girola, delusa dal mancato appuntamento con il suo amico.

Un finale «travolgente, da choc» – come ha detto Luciano Lutring, che nel corto interpreta se stesso, in diretta al telefono in conferenza stampa – in cui il killer si mette in bocca a mo’ di sigaro, l’indice della sua vittima, un “toscano fumato” perché livornese e dedito alla marijuana.

«L’uomo col toscano» è stato presentato ufficialmente al Miv dopo una preview al Chiostro di Voltorre, ventuno minuti girati tra il Cavedio, la villa d’epoca del nonno del protagonista, Andrea Frattini, cuoco nella vita e doppiato da Giovanni Ardemagni, una specie di Casa Usher piena di agghiacciante vecchiume, e le vie del centro città, livide e anonime, attraversate dal suono del violino di Teodoro Xhokaxhi, nel corto suonatore di strada. «Oci ciornie», occhi neri, è una delle dodici citazioni di film o personaggi celebri che gli sceneggiatori hanno distribuito qua e là per appassionare i cinefili, e contribuisce a rendere ancor più inquietante l’insieme, fatto da dialoghi brevissimi e “basici”, occhiate, particolari in flashback, cani ululanti nella notte e la voce di un finto allocco ottenuta col flauto di Pan. Tutto realizzato “en amateur”, con partecipazioni gratuite, costi ridotti all’osso, «Sirena design» che dà una mano disegnando spillette con il logo del film e Buosi che simpaticamente distribuisce sigari toscani (piuttosto avaneggianti) di cioccolato.

«Abbiamo girato con una sola telecamera, con attori non professionisti, ci sono voluti tre mesi di riprese e un lungo lavoro di montaggio», ha spiegato il regista, Matteo Comolli. «E’ emozionante poter vedere «L’uomo col toscano» su un vero schermo cinematografico, ora lo proietteremo alla sala Urano del Miv lunedì prossimo, quindi il 14 gennaio ad Arcisate e il 25 marzo a Golasecca. In futuro vorremmo partecipare ai concorsi, ma dobbiamo ridurre la durata a meno di venti minuti, quella canonica di un vero cortometraggio».

La Varese del film è, a un solo anno di distanza dalle riprese, mutata parecchio, come ha rilevato Paolo Franchini: «Il Cavedio ha un diverso arredamento, via Cavallotti conta nuovi locali, la casa di Frattini è stata venduta, viviamo una città in continuo divenire».

L’autore di «Soprattutto la notte» ha poi messo l’accento sull’ormai cronico disinteresse di comune e provincia per molte attività culturali portate avanti con fatica e passione: «Non hanno voluto dare nemmeno il patrocinio gratuito a un prodotto interamente girato a Varese e fatto da varesini, e perfino per avere il permesso di girare per strada abbiamo dovuto rivolgerci alla Regione. Se qui nessuno dà segni di vita, in Canton Ticino invece vogliono il corto per doppiarlo in dialetto».

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La Provincia, 14/11/2010

domenica 14 novembre 2010 § Lascia un commento

Nella giornata dedicata al corto debutta «L’uomo col toscano»
 
Voltorre (e.b.) – L’anteprima de “L’uomo col toscano” alla premiazione del corto. Oggi al Chiostro di Voltorre, a partire dalle 14.30, è in programma la finale del VII concorso internazionale “Il corto letterario e l’illustrazione”.

Nel pomeriggio, alle 17, l’importante appuntamento con “L’uomo col toscano”, il primo cortometraggio “made in Varese” diretto da Matteo Comolli e scritto da Paolo Franchini, affermato autore varesino di gialli e noir e membro della giuria del premio.

Una ragazza, un bar, un uomo col sigaro: una vicenda noir tutta ambientata a Varese. Una storia semplice e, proprio per questo, ancora più gustosa seppur cattiva. Pochi personaggi, qualche scenario e, sulla carta, nessun dialogo. Zero. Niente di niente. Una scommessa trasformare il racconto in sceneggiatura. Così nell’ambito de “Il giorno più lungo del corto”, organizzato dall’associazione culturale “Il Cavedio” di Varese, si potrà vedere per la prima volta il cortometraggio che suscita in questi giorni tanta curiosità.

Sulla strada del “corto”, il racconto breve che caratterizza da oltre dieci anni l’attività culturale dell’associazione, saranno premiati i vincitori del concorso nelle categorie illustrazione e fumetto. Protagonisti, dunque, gli autori partecipanti e, ad accompagnare la cerimonia di premiazione, le letture di Nicola Tosi, Rosemarie Contu e degli iscritti al corso di dizione e lettura espressiva di Varesecorsi.
 

Varese News, 12/11/2010

venerdì 12 novembre 2010 § Lascia un commento

Al Teatro Santuccio l’ultimo libro di Andrea Fazioli
La presentazione di “La sparizione” in programma sabato 13 novembre, ore 18.00 al Teatrino Gianni Santiccio

L’associazione Culturale Il Vellone presenta, per la rassegna SabatoGiallo sabato 13 novembre, ore 18.00, l’ultimo libro di Andrea Fazioli “La sparizione”. L’appuntamento è al Teatrino Gianni Santiccio (via Sacco, 10 Varese).

Introduce Ambretta Sampietro (giornalista de La Prealpina) e interviene Paolo Franchini (autore di gialli e curatore del blog Varesenoir).

L’autore – Nato nel 1978, vive a Bellinzona nella Svizzera italiana. La sua carriera di narratore è iniziata nel 1998 proprio a Varese con la vittoria al Premio Chiara Giovani con il racconto “Matematica”. Nel 2004 si è laureato in Lingua e letteratura italiana e francese all’Università di Zurigo, con una tesi su Mario Luzi. Il suo primo romanzo “Chi muore si rivede” (Armando Dadò Editore) è del 2005, tradotto in tedesco nel 2008 da Waldgut come “Das Collier”.

Nel 2007 il suo racconto “Swisstango” ha fatto parte dell’antologia Delitti in provincia, a cura di Marco Vichi per Guanda, con cui ha pubblicato i successivi romanzi “L’uomo senza casa” del 2008, con cui ha vinto il Premio Stresa di Narrativa tradotto in tedesco da btb Verlag (Randomhouse) come “Am Grund des Sees”, “Come rapinare una banca svizzera” del 2009 e “La sparizione” del 2010. Dopo alcuni anni come cronista per il quotidiano ticinese il “Giornale del popolo”, attualmente lavora alla RSI.

http://www3.varesenews.it/libri/articolo.php?id=187790

Varese.net, 12/11/2010

venerdì 12 novembre 2010 § Lascia un commento

Il giorno piú lungo del corto
Cultura e Spettacolo – Gavirate

Si svolgerà domenica 14 novembre 2010, nel suggestivo scenario del Chiostro di Voltorre di Gavirate, la giornata di premiazione del VII Concorso internazionale “Il Corto Letterario e l’Illustrazione”, promosso dall’associazione culturale “Il Cavedio” di Varese. “Il giorno più lungo del corto”, questo il titolo del tradizionale evento in scena dal 2003, proporrà una giornata che avrà come tema centrale il racconto breve, di cui il Cavedio è uno dei più originali riferimenti in campo nazionale. Illustrazione, fumetto, ma anche corto cinematografico “made in Varese”, e molte sorprese completeranno un programma davvero lungo e intenso.

LE PREMIAZIONI

Protagonisti saranno gli autori partecipanti al Concorso, ai quali saranno dedicati i classici momenti di premiazione. La consegna di attestati, premi e premi speciali, sarà accompagnata dalle coinvolgenti letture degli attori Nicola Tosi, Rosemarie Contu e degli iscritti al corso di dizione e lettura espressiva di Varesecorsi. Fumetti e illustrazioni segnalate dalla giuria saranno esposte in una mostra nelle tre sale al piano terra del Chiostro. Uno spazio importante durante la giornata sarà anche dedicato alla proiezione in anteprima del cortometraggio made in Varese “L’uomo col toscano” diretto da Matteo Comolli e scritto da Paolo Franchini, affermato autore varesino di gialli e noir e membro della giuria del premio. Altri momenti saranno riservati alla presentazione dei libri “Buenos Aires è una donna che balla il tango” di Aldo Selleri, “Nuvole in una parte di cielo” di Anna De Pietri e “Derive” di Luca Chiarei, da poco pubblicati dal Cavedio per il progetto Florentibus.

Le attività legate al Concorso proseguiranno inoltre anche dopo le premiazioni: alcuni racconti vincitori e selezionati saranno infatti letti all’interno di uno speciale in onda a fine novembre su Radio Marconi, partner del Cavedio.

IL CONCORSO

2010 anno dei record. Si è infatti confermata anche nella VII edizione la crescita del concorso, con oltre 600 opere iscritte e valutate dalla giuria composta da Valeria Palumbo (caporedattore centrale “L’Europeo”), Federico Bianchessi (La Prealpina), Maniglio Botti (La Prealpina), Giovanni Dacò (La Provincia di Varese), Michele Mancino (Varesenews) Fiorenzo Croci (Mursia), Roberto Fassi (Macchione editore), Paolo Franchini (A-car edizioni), Nicoletta Romano (Living is life) per la categoria Racconto, e da Chiara Dattola (iIllustratrice) Samuele Arcangioli (pittore), Roberto La Forgia (fumettista), Vittorio Peretto (paesaggista), Laura Sangiorgi (architetto) per le categorie Illustrazione e Fumetto. Il ruolo del leone è stato interpretato dai racconti brevi (2600 battute spazi compresi), con quasi 300 opere iscritte. Record assoluto per la categoria illustrazione, con 140 lavori iscritti, e buon esordio per i fumetti (novità 2010), che hanno stuzzicato una sessantina di autori. Nella media i racconti lunghi -si fa per dire- (12000 battute), circa 140. Dati che dimostrano il sempre maggiore appeal della filosofia del corto, esportata anche all’estero con opere provenienti fra l’altro da Belgio, Irlanda e Svizzera. Sul fronte italiano invece tantissimi gli iscritti da Lazio, Puglia, Sicilia e Sardegna, ma ottima partecipazione anche da Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e, naturalmente, Lombardia. Confermata inoltre la predominanza di scrittrici di sesso femminile, anche se il rapporto non è stato schiacciante come nel 2009, mentre è cresciuta l’età media dei partecipanti, nonostante l’iscrizione di autrici giovanissime fra i 12 e i 17 anni. I temi più gettonati sono stati “Alberi che parlano, alberi che ascoltano” e “La lotta contro la povertà e l’esclusione sociale”, dedicato all’anno Europeo 2010, ma buoni risultati anche per il classico “Favole a colori”, e le new entry “Tessere, tramare, tirare i fili e le somme” ed “Elettrodomestici di casa” .

LE FINALITA’

Come ogni anno gli scopi del concorso sono molteplici. In particolare Il Cavedio prosegue sulla strada del “corto”, il racconto breve che caratterizza da oltre dieci anni l’attività culturale dell’associazione. Attività che ha consentito di sviluppare progetti come la “Vetrina da Leggere” o “La palestra dei nuovi talenti”, volti a offrire uno spazio di qualità a giovani e meno giovani autori e artisti.

IL PROGRAMMA

ORE 14,30

– APERTURA MOSTRA DI ILLUSTRATORI E FUMETTISTI

ORE 15,00

– AUTORI “IN CORTO”

– Lo scrittore Paolo Franchini presenta e intervista gli autori Luca Chiarei, Anna De Pietri e Aldo Selleri. Letture di alcuni testi con gli autori e gli allievi del corso di lettura espressiva di Nicola Tosi.

ORE 15.45

– SCRIVERE IL CORTO

– Fiorenzo Croci, presidente del Cavedio, presenta la Scuola di scrittura “Scrivere il corto”, “Fiato corto” e il progetto Florentibus

ORE 16,00

– PREMIAZIONE CATEGORIA ILLUSTRAZIONE

– PREMIAZIONE CATEGORIA FUMETTO

ORE 16,30

– SPAZI E PROGETTI DI SOLIDARIETA’

Alcuni amici del Cavedio si presentano:

– Comitato Stefano Verri

– 365 storie

– Adopera

ORE 17.00

– I RACCONTI DI GARDEN TOWN

Una Varese insolita, nera e cattiva.

– Proiezione “L’uomo col toscano”, il primo cortometraggio “made in Varese”

– “inCHIOSTRO NOIR” – premio a sorpresa

ORE 17.45

– ALBERI CHE PARLANO, ALBERI CHE ASCOLTANO

– Intervento di Daniele Zanzi, agronomo e titolare di Fito-consult, sponsor del Concorso

– Racconti di alberi. Letture a cura di Nicola Tosi.

ORE 18,00

– PREMIAZIONE CATEGORIA RACCONTO (SEZ. A – SEZ. B – PREMI SPECIALI)

– Letture dei testi finalisti con Nicola Tosi, Rosemarie Contu e gli allievi del corso di lettura espressiva di Varesecorsi.

ORE 19.30

– BRINDISI FINALE

PER TUTTA LA DURATA DELLA MANIFESTAZIONE SARANNO APERTI SPAZI CULTURALI IN COLLABORAZIONE CON ASSOCIAZIONI, EDITORI E ONLUS

L’associazione Il Cavedio ringrazia inoltre per la collaborazione e la partecipazione il Consiglio Regionale della Lombardia, Provincia e Comune di Varese, Varesecorsi, Chiostro di Voltorre, Radio Marconi, Fito-Consult, Olivares Assicurazioni, Living is Life, Comitato Stefano Verri, blog Adopera, Comunicarte, B&B Edizioni, tutta la giuria del premio e tutte le persone che con passione hanno contribuito alla riuscita del Concorso e degli eventi ad esso collegati.

http://www.varese.net/cultura/1649-gavirate/11722-il-giorno-piu-lungo-dei-corti.html

Varese Report, 11/11/2010

giovedì 11 novembre 2010 § Lascia un commento

“L’uomo col toscano”, debutta il corto di Franchini

E’ iniziato il conto alla rovescia di fans e curiosi, di cultori del genere noir e di dilettanti. C’è grande attesa per la “prima” del corto noir interamente girato da queste parti. Una pellicola “made in Varese” molto conosciuto grazie al passaparola sul web, in particolare grazie a facebook. Sì, c’è molta attesa per il corto “L’uomo col toscano”.

La pellicola, girata a Varese nei mesi scorsi, vede alla regia Matteo Comolli e alla sceneggiatura il giallista varesino Paolo Franchini, “pallido narratore di vicende a tinte forti”, come dice lui di se stesso, autore del romanzo “Soprattutto la notte”.

E’ Franchini che, del corto al debutto, ha firmato soggetto e sceneggiatura.

La “prima” varesina del corto “L’uomo col toscano” è fissata per lunedì 22 novembre, quando la pellicola sarà presentata con una “non-stop” a ingresso gratuito presso la Sala Urano del Multisala Impero di Varese, a partire dalle ore 16.30, per un evento in collaborazione con l’associazione culturale Il Cavedio di Varese. www.luomocoltoscano.tk.

http://www.varesereport.it/2010/11/10/luomo-col-toscano-debutta-il-corto-di-franchini/

Notiziario Associazioni, 02/09/2010

giovedì 2 settembre 2010 § Lascia un commento

Presentazione del romanzo “Soprattutto la notte” Di Paolo Franchini

Presentazione del romanzo “Soprattutto la notte”, presso il Centro Civico LA CORTE di Galliate Lombardo (VA).Nel corso della serata, proiezione di alcuni trailer del cortometraggio noir “L’uomo col toscano” in uscita e canzoni della “mala” a cura di Mario Di Pietro Nel pomeriggio, dalle ore 16, Paolo Franchini sarà anche impegnato in una “cooking jam session” durante l’annuale “Anche io″ organizzato alla Schiranna (VA): in cucina, con tanto di grembiule e cappello da chef, con Lord Whirlpool e gli amici di “Blogger al forno”.

(Vr)

Vaol, 01/09/2010

mercoledì 1 settembre 2010 § Lascia un commento

Soprattutto la notte
Sabato 4 settembre presentazione del libro di Paolo Franchini

Sabato 4 settembre alle 21: presentazione del romanzo “Soprattutto la notte” al il Centro Civico LA CORTE di Galliate Lombardo (VA).

Nel corso della serata, proiezione di alcuni trailer del cortometraggio noir “L’uomo col toscano” in uscita e canzoni della “mala” a cura di Mario Di Pietro.

Nel pomeriggio, dalle ore 16, Paolo Franchini sarà anche impegnato in una “cooking jam session” durante l’annuale “Anche io″ organizzato alla Schiranna (VA): in cucina, con tanto di grembiule e cappello da chef, con Lord Whirlpool e gli amici di “Blogger al forno”. Per altre informazioni: www.paolofranchini.tk.

http://www.vaol.it/it/eventi/soprattutto-la-notte-127191.html

Varese.net, 31/08/2010

martedì 31 agosto 2010 § Lascia un commento

Paolo Franchini a Galliate Lombardo
Notizie Flash

SABATO 04 SETTEMBRE 2010 ore 21,00
Presentazione del romanzo “Soprattutto la notte” presso il Centro Civico LA CORTE di Galliate Lombardo (VA).

Nel corso della serata, proiezione di alcuni trailer del cortometraggio noir
“L’uomo col toscano” in uscita e canzoni della “mala” a cura di Mario Di Pietro.

Nel pomeriggio, dalle ore 16, Paolo Franchini sarà anche impegnato in una “cooking jam session” durante l’annuale “Anche io″ organizzato alla Schiranna (VA): in cucina, con tanto di grembiule e cappello da chef, con Lord Whirlpool e gli amici di “Blogger al forno”.

Per altre informazioni: www.paolofranchini.tk.

http://www.varese.net/notizie/3906-galliate-lombardo/11151-paolo-franchini-a-galliate-lombardo.html

Varese Notizie, 31/08/2010

martedì 31 agosto 2010 § Lascia un commento

Galliate Lombardo: presentazione del romanzo “Soprattutto la notte”

franchini_paoloSabato 4 settembre, alle 21, al centro Civico La Corte di Galliate Lombardo, presentazione del romanzo “Soprattutto la notte” di Paolo Franchini. 

Nel corso della serata, proiezione di alcuni trailer del cortometraggio noir “L’uomo col toscano” in uscita e canzoni della “mala” a cura di Mario Di Pietro. Nel pomeriggio, dalle16, Paolo Franchini sarà anche impegnato in una “cooking jam session” durante l’annuale “Anche io″ organizzato alla Schiranna (VA): in cucina, con tanto di grembiule e cappello da chef, con Lord Whirlpool e gli amici di “Blogger al forno”.

http://www.varesenotizie.it/index.php?option=com_content&view=article&id=57846:galliate-lombardo-presentazione-del-romanzo-qsoprattutto-la-notteq&catid=43:appuntamenti&Itemid=44

Varese.net, 28/07/2010

mercoledì 28 luglio 2010 § Lascia un commento

Un incontro con il giallista Paolo Franchini
Notizie Flash – Cuveglio

Venerdì 30 luglio 2010 ore 21,00
Biblioteca municipale di CUVEGLIO (VA)

Presentazione del romanzo “Soprattutto la notte”, il primo noir ambientato a Varese.

Una richiesta di riscatto chiara e inquietante, un uomo dal passato con molte ombre, una persona con più cicatrici che scrupoli. Un caso intricato da risolvere quanto prima, un gioco di specchi dove nulla è ciò che sembra, una storia avvincente ambientata in una Varese insolita, nera e cattiva come mai prima d’ora.

Altre info su www.paolofranchini.tk.

http://www.varese.net/notizie/3957-cuveglio/10991-un-incontro-con-il-giallista-paolo-franchini.html

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